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Interventi di Roncochirurgia

Avanzamento Maxillo Mandibolare

Durata: 3/4 Ore
Riposo: 30/60 Giorni

Cos’è l’avanzamento maxillo mandibolare?

L’avanzamento maxillo mandibolare è un importante intervento di chirurgia ortognatica che mira alla risoluzione definitiva nella Sindrome delle apnee ostruttive del Sonno OSAS.

La tecnica chirurgica è finalizzata all’espansione dello scheletro facciale; questo consente la messa in tensione delle strutture molli delle pareti faringee impedendone il collasso (principale causa della sindrome delle apnee del sonno).

E’ importante sottolineare che questo tipo di intervento, sicuramente tra i più invasivi nella chirurgia maxillo-facciale, deve essere preso in considerazione solo in particolari casi di sindrome delle apnee del sonno.

Questo, infatti, viene effettuato nei casi gravi di OSAS, in quei pazienti che non abbiano tratto vantaggio da precedenti trattamenti chirurgici (settoplastica, turbinoplastica, palatoplastica ecc); o da pazienti che abbiano rifiutato l’utilizzo di una protesi ventilatoria a pressione positica (cPAP).

L’intervento di Avanzamento Maxillo Mandibolare

L’intervento di Avanzamento Maxillo Mandibolare prevede l’esecuzione di una osteotomia tipo Le Fort I del mascellare superiore ed una osteotomia sagittale bilaterale della mandibola associata o meno ad un avanzamento del mento (genioplastica).

Effettuando in combinata questi interventi il chirurgo pratica lo spostamento in avanti del mascellare superiore (osteotomia le fort) e l’avanzamento del corpo mandibolare (osteotomia della mandibola).

prima di un avanzamento maxillo-mandibolare
dopo un avanzamento maxillo-mandibolare

Il risultato di questi interventi (l’avanzamento può raggiungere massimo 11 mm utilizzando tecniche tradizionali) è un aumento dei diametri sagittali delle alte vie aeree con conseguente pretensionamento di tutte le strutture molli che compongono le pareti faringee, diminuendone o impedendone il collasso e di conseguenza le apnee notturne.

Un intervento di Avanzamento Maxillo Mandibolare può essere preceduto dalla preparazione dell’arcata dentale mediante la regolazione, l’allineamento e l’inclinazione dei denti 12/24 mesi prima l’intervento.

Allo stesso tempo, in caso di occlusioni stabili, è possibile eseguire immediatamente questa procedura senza variazioni dell’articolato dentario del paziente

In regime di anestesia totale il chirurgo provvede ad effettuare le osteotomie (recisioni delle ossa), all’avanzamento ed al fissaggio, tramite placche e viti, del mascellare superiore e, tramite delle sole viti bicorticali, della mandibola.

La durata dell’intervento è molto variabile e molti sono i fattori che concorrono. Generalmente un intervento così importante dura mediamente dalle 3 alle 4 ore.

Rappresentazione di un intervento di avanzamento maxillo-mandibolare

Considerando l’invasività che tale trattamento chirurgico prevede, risulta intuitiva la considerazione che tale procedura non è indirizzata a tutti i soggetti affetti da Sindrome delle apnee ostruttive del Sonno, ma vede la sua ottimale applicazione nei soggetti che presentano:

  • forme gravi di Sindrome delle apnee ostruttive del sonno
  • dismorfismi del volto
  • inefficacia o non tollerabilità del trattamento medico

Post-Intervento

L’intervento di avanzamento maxillo mandibolare è sicuramente uno degli interventi di chirurgia maxillo-facciale tra i più invasivi tuttavia il decorso postoperatorio è decisamente meno traumatico di quanto ci si possa attendere. A tal proposito vi proponiamo una testimonianza diretta e le domande più frequenti con relative risposte sull’argomento:

  • L’apparecchio ortodontico è necessario?

L’apparecchio è fondamentale nei casi in cui si voglia riallineare le arcate dentarie e, mobilizzato il mascellare, avere immediatamente una corretta occlusione.

In alcuni selezionati casi è possibile eseguire l’intervento senza prima il trattamento ortodontico (Surgery first).

  • Apparecchio fisso o mobile? Per quanto Tempo?

Sempre l’apparecchio fisso. I tempi sono variabili. Mediamente tra trattamento pre e post operatorio sono necessari circa 2 anni.

  • Da che età posso sottopormi a questo intervto?

Preferibilmente superati i 18 anni, comunque il trattamento ortodontico può essere iniziato prima.

  • Mi gonfierò molto?

Il gonfiore è una reazione assolutamente personale e quindi non è possibile prevederlo, tuttavia in questo intervento è spesso presente.

È utile posizionare sul viso del ghiaccio dalla fine dell’intervento per le 3/4 ore successive.

  • Dovrò rimanere con la bocca bloccata?

Assolutamente no. Non è mai necessario che il paziente, dopo l’intervento, rimanga bloccato a bocca chiusa, al massimo vengono posizionati degli elastici che guidano la muscolatura a lavorare nella nuova posizione ma che comunque permettono il movimento di mascellare e mandibola.

  • Dovrò avere accortezze particolari dopo l’intervento?

Nei giorni seguenti è necessario evitare l’assunzione di alcool e fumo, assumere una dieta a temperatura ambiente e morbida. Orientativamente dopo 60 giorni si può tornare alla normale alimentazione.

  • Quando posso tornare al lavoro?

Evitando l’attività fisica il paziente potrà tornare alle proprie attività dopo 48/72 ore.

  • Dovranno essere rimosse le placche e le viti messe nell’intervento?

Le viti e le placche utilizzate per la stabilizzazione della mandibola o del mascellare sono in titanio, materiale che si integra perfettamente con le ossa e per questo non necessita (se non in rarissimi casi) di successiva asportazione.

  • Il titanio viene rivelato al metal detector?

Il titanio permette l’esecuzione di qualunque accertamento diagnostico come Rx ortopanoramica, Tc o Risonanza magnetica e NON viene rilevato al metal-detector.

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