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Interventi di Chirurgia Traumatologica

Fratture delle Ossa Nasali

Durata: 1/2 Ore
Riposo: 15 giorni

Cosa sono le fratture delle ossa nasali?

Le fratture delle ossa nasali rappresentano, con le fratture dello zigomo e della mandibola, i più frequenti casi di fratture del volto.

Le cause più comuni che provocano la frattura delle ossa nasali le ritroviamo in eventi traumatici come cadute, incidenti automobilistici, traumi da attività sportive (prevalentemente di contatto) e più in generale in tutti quegli eventi fortemente traumatici che interessano il volto.

I sintomi di un naso rotto possono essere svariati e variano a seconda dell’entità e tipologia di frattura. Ad esempio, piccole fratture composte passano spesso inosservate in quanto possono provocare minimo dolore e nessun gonfiore.

Diversamente, fratture scomposte o di grande entità, sono accompagnati da forte dolore, gonfiore, ecchimosi del naso e sotto gli occhi e problemi respiratori derivanti da possibili deviazioni del setto nasale o dall’alterazione della piramide nasale che ostacola il normale flusso aereo.

C’è da evidenziare che una frattura delle ossa nasali non è una frattura del setto nasale; spesso vengono erroneamente confuse le ossa del naso con i tessuti cartilaginei che definiscono parte del dorso ed il setto nasale.

Ossa Nasali e Setto Nasale

Per diagnosticare una frattura delle ossa nasali il medico effettua un’accurata visita otorinolaringoiatrica con palpazione delle zone gonfie ed un esame dell’interno delle narici per escludere eventuali ematomi. Generalmente si esegue una TC (tomografia computerizzata).

Tipologie e modalità di intervento

Una frattura nasale può essere trattata sia chirurgicamente che conservativamente; chiaramente è la tipologia di trauma ed il risultato della diagnosi che spinge il chirurgo a selezionare la modalità di intervento.

Nei casi di fratture piccole e composte può essere sufficiente la sola applicazione di uno scudo nasale protettivo per circa 10/15 giorni in modo da permettere, senza intervento chirurgico, la calcificazione delle fratture interessate.

Nei casi di fratture scomposte o che determinano la comparsa di gravi inestetismi della piramide nasale, o difficoltà respiratorie, è possibile eseguire in anestesia locale una riduzione immediata delle rime fratturative (anche se è sempre preferibile, per il confort del paziente, eseguire una anestesia generale della durata di pochi minuti).

Il chirurgo, prima del naturale processo di calcificazione, pratica un riallineamento manuale e, con l’aiuto di speciali scollatori, riposiziona i frammenti delle ossa nasali (riduzione).

Dopo l’intervento è a cura del chirurgo la scelta di applicare bendaggi e/o tamponi nasali il cui scopo è quello di bloccare eventuale sanguinamento; viene anche sistemata una mascherina nasale con la funzione di guidare la cicatrizzazione e fornire protezione da traumi accidentali.

Post Operatorio

L’intero decorso post-operatorio dura generalmente 30/40 giorni nei quali saranno riassorbiti eventuali ematomi formatisi dopo l’intervento o il trauma e si assisterà al progressivo sgonfiamento del viso.

Durante questo lasso di tempo è fondamentale non praticare sport a qualsiasi livello, è anche sconsigliata l’esposizione diretta e prolungata ai raggi del sole e l’uso di occhiali.

I tamponi saranno rimossi dopo 2/3 giorni l’intervento; l’asportazione, grazie ai nuovi materiali siliconici (che non aderiscono alle cavità nasali), non risulta dolorosa.

Generalmente, a seconda dei casi clinici, il medico può prescrivere antidolorifici ed antibiotici.

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